domenica 13 marzo 2011

PRIMO "STORICO" INCONTRO UFFICIALE TRA IL COMUNE DI VERGATO E ITALIA NOSTRA


          La mattina del 10 marzo 2011 all'interno del Palazzo dei Capitani, a Vergato, si è svolto un importante incontro tra il COMUNE di VERGATO rappresentato dal Sindaco SANDRA FOCCI accompagnata dall'assessore alla Cultura e Turismo CATIA ALIBERTI  ed ITALIA NOSTRA DI BOLOGNA  rappresentata dai consiglieri dr. VICINELLI MAURIZIO e dall'architetto GERMANA APRATO.
           Questo incontro è il risultato di un colloquio iniziato già nell'anno 2007 sul problema della tutela di Cà la Torre, un antico borgo medievale situato a Tolè e gravemente compromesso dal degrado e dall'abbandono.          
           Successivamente questo rapporto si è evoluto ed oggi non riguarda più solo la tutela dell'antico borgo, ma una collaborazione continuativa sia sull'analisi e la salvaguardia di tutto il patrimonio storico-architettonicoambientale e paesaggistico che sul controllo del "consumo di territorio" e quindi alla programmazione di un'attività edile che deve essere regolata ed indirizzata affinchè non sia più semplicemente uno strumento speculativo.
            Grande attenzione si è pure dedicata al tema dell'educazione e della formazione delle nuove generazioni ed anche in questo ambito vi sarà una fattiva collaborazione che avrà come luogo di incontro privilegiato le scuole del territorio.
             Questo è un promettente inizio e siamo certi che a breve darà luogo a sviluppi molto concreti che non mancheremo di riportare in questa sede.

                                                                             Maurizio Vicinelli e Germana Aprato


venerdì 24 dicembre 2010

CHE SUCCEDE A VERGATO ?

Da qualche tempo Vergato è al centro di una tempesta mediatica in relazione alla sua politica riguardo alla gestione del territorio e alla speculazione edile.
    E' di qualche giorno fa la pubblicazione di un articolo del movimento "cinque stelle" a proposito di Sanguineda dal quale si evince che a Vergato il fenomeno speculativo va avanti da almeno 25 anni:
"UN SISTEMA DI CONNIVENZA
"Nel caso di Vergato, ad esempio, ormai da 25 anni la connivenza fra amministrazione comunale e ufficio tecnico consente di calpestare le ricchezze del territorio e l'interesse economico della comunità. A Sanguineda, da centinaia di anni, c'era una sola casa, più qualche stalla o deposito per attrezzi. Null'altro, fino al 1985. Poi è cominciato un processo speculativo gravissimo, protagonista il capo dell'ufficio Tecnico, Geometra Ivano Nanni. Che concede ad amici e parenti di costruire, con il comune che chiude tutti e due gli occhi. Le baracche vengono trasformate in villa con piscina, le stelle in palazzine in sasso o calcestruzzo armato. Il tutto senza uno straccio di documento che certifichi il cambio di destinazione d'uso perché, ovviamente, il tutto è stato fatto in maniera completamente abusiva" - ha spiegato Defranceschi - "visto che la zona dal 1923 è zona a tutela idrogeologica, dal 1970 zona agricola e boschiva, dal 1986 area a tutela amb ientale, dal 1993 Sito di Interesse Comunitario e dagli anni Novanta oasi naturalistica dal 2003, su richiesta dello stesso Comune di Vergato. Nelle case abusive non c'è l'acqua? Nessun problema, il comune manda un'autocisterna e rimedia consentendo allacciamenti truffaldini all'acquedotto privato dell'unica casa regolare."


Purtroppo l'accento va posto in quel numero, "25 anni". Questo se ci si riflette ha delle chiare conseguenze:
1- tutto ciò non nasce ora né con l'attuale giunta
2- è un fenomeno esteso e diffuso (purtroppo) a grandissima parte dei nostri comuni, in ogni parte del territorio nazionale
3- è stato accentuato ed aggravato dalla politica dell'attuale governo, che ha tagliato senza ritegno le risorse degli enti locali e favorito, con "piccole modifiche" che si sono rivelate gigantesche  l'utilizzo degli oneri d'urbanizzazione   per pagare le spese correnti, con l'immediata conseguenza di non avere poi fondi per creare le infrastrutture per le nuove urbanizzazioni (è un serpente che si morde la coda)
4- avere il coraggio di uscire da queste logiche significa rischiare di diventare impopolari con quei cittadini (troppi) che contano su queste "speculazioni" (ho un terreno che vale 1000 euro, ma se riesco a farlo dichiarare edificabile, magari partendo con un bell'abuso, poi mi vale 1.000.000), però va fatto.

E' estremamente importante che stia crescendo la sensibilizzazione nei confronti di questi temi.   Bisogna parlarne, e tanto, in modo che i cittadini si convincano che se riescono a fare altri abusi ci guadagneranno nell'immediato, ma alla lunga perderanno il loro "tesoro"
Quando anche il panorama delle foto che seguono sarà scomparso sotto una colata di cemento, cosa proporranno ai "turisti", a coloro che da anni danno agli abitanti di paesi come Tolé, Zocca, ecc..le risorse di cui hanno bisogno e su cui contano per vivere?

Per finire una riflessione: in questo periodo sono state create delle "liste civiche" che si pongono come alternative alle attuali giunte.
    Alcune sono certamente l'alternativa che propongono, ma in alcuni casi desiderano solo sostituirsi nella "stanza dei bottoni" per fare come e peggio di chi li ha preceduti.
    Un consiglio.  Informatevi su chi siano le persone che le compongono e spesso avrete la sorpresa di capire che esse sono state tra coloro che maggiormente si sono avvantaggiate delle speculazioni edili e che una volta al potere non hanno la minima intenzione di migliorare la situazione, ma solo di utilizzarla per i propri fini personali.
    Perciò, vigilate, e pretendete da chi si propone per gestire le prossime giunte, di conoscere anticipatamente i loro propositi e programmi in relazione alla politica di gestione del territorio e e dell'ambiente in cui vivete.

                                                    Maurizio Vicinelli

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VERGATO E ABUSI EDILIZI - (Movimento 5 stelle Emilia-Romagna)

"In località Sanguineda, Comune di Vergato, da venticinque anni si consumano abusi edilizi. Il territorio è incluso nella Rete Europea Natura 2000, ed è indicato come zona di pregio nel Piano Territoriale Paesaggistico regionale. Nonostante questo, dal 1985, in quella porzione di territorio sono sorti 31 edifici completamente abusivi, con un danno ambientale ed economico enorme per Vergato (stimato in circa 10 milioni di euro!).
il nostro Capogruppo Regionale, Andrea Defranceschi, ha intrapreso alcune azioni legali per fermare il fenomeno: "Chi non vive alcune realtà dell'Appennino può avere una visione irreale, quasi romantica dei paesini di montagna. Purtroppo a volte non è così."
UN SISTEMA DI CONNIVENZA
"Nel caso di Vergato, ad esempio, ormai da 25 anni la connivenza fra amministrazione comunale e ufficio tecnico consente di calpestare le ricchezze del territorio e l'interesse economico della comunità. A Sanguineda, da centinaia di anni, c'era una sola casa, più qualche stalla o deposito per attrezzi. Null'altro, fino al 1985. Poi è cominciato un processo speculativo gravissimo, protagonista il capo dell'ufficio Tecnico, Geometra Ivano Nanni. Che concede ad amici e parenti di costruire, con il comune che chiude tutti e due gli occhi. Le baracche vengono trasformate in villa con piscina, le stelle in palazzine in sasso o calcestruzzo armato. Il tutto senza uno straccio di documento che certifichi il cambio di destinazione d'uso perché, ovviamente, il tutto è stato fatto in maniera completamente abusiva" - ha spiegato Defranceschi - "visto che la zona dal 1923 è zona a tutela idrogeologica, dal 1970 zona agricola e boschiva, dal 1986 area a tutela amb ientale, dal 1993 Sito di Interesse Comunitario e dagli anni Novanta oasi naturalistica dal 2003, su richiesta dello stesso Comune di Vergato. Nelle case abusive non c'è l'acqua? Nessun problema, il comune manda un'autocisterna e rimedia consentendo allacciamenti truffaldini all'acquedotto privato dell'unica casa regolare."
ESPOSTI E RICORSI PER FERMARE LO SCANDALO
"Ora non possiamo tollerare oltre, e stare a guardare quest'azione criminale nei confronti dell'ambiente e delle casse del comune" - continua Defranceschi - "Per questo motivo abbiamo consegnato un esposto in Procura per denunciare gli abusi edilizi e richiesto la convocazione del Sindaco Sandra Focci in Commissione regionale. Inoltre abbiamo già pronto il ricorso alla Corte Europea per le violazioni nei confronti di un sito di interesse comunitario e l'esposto alla Corte dei Conti per denunciare il buco di 10 milioni di euro che la mancata regolarizzazione degli immobili ha causato nelle casse del Comune di Vergato: per un paese che ha un bilancio di 11 milioni di euro... Un bel colpo... Fra l'altro l'amministrazione è stata costretta a chiedere dei prestiti, su cui ora paga dei forti interessi. Se avesse 10 milioni in più in cassa forse non ne avrebbe avuto bisogno... Ai cittadini di Vergato questo non dà alcun fastidio?"

ABUSI EDILIZI A VERGATO ? DOVE E’ FINITO IL MODELLO BOLOGNESE DEL BUON GOVERNO ? (Legambiente)


Circolo Setta Samoggia Reno


COMUNICATO STAMPA


ABUSI EDILIZI A VERGATO ?   DOVE E’ FINITO IL MODELLO BOLOGNESE DEL BUON GOVERNO ?

Anche Legambiente rimane incredula per la questione emersa nei giorni scorsi sui giornali riguardante gli eventuali abusi edilizi avvenuti sull'appennino bolognese, nel territorio del Comune di Vergato
“Se la cosa fosse vera sarebbe molto grave; -ha commentato il presidente del Circolo Setta-Samoggia-Reno Claudio Corticelli-. Per questo motivo chiediamo un chiarimento pubblico da parte del Sindaco di Vergato, degli assessori competenti, della Provincia di Bologna e della Regione Emilia Romagna.
Gli articoli di giornale parlavano di baracche trasformate abusivamente in ville con piscina senza lo straccio di un documento, senza quindi autorizzazione e con il benestare tacito delle amministrazioni.
Perché è successo tutto questo ? Dove è finito il modello BOLOGNESE del buon governo degli anni 50 / 80 ??
Abusi edilizi addirittura in territorio a tutela idrogeologica, ambientale e dichiarati oasi naturalistiche.
“Legambiente effettuerà nei prossimi giorni  un sopralluogo a Sanguineda, - ha dichiarato Radicchi Ubaldo segretario del Circolo locale - con una delegazione di iscritti, con lo scopo di verificare lo stato delle cose, inoltre ci documenteremo per conoscere e leggere le eventuali autorizzazioni e denunciare le possibili licenze edilizie mancanti, comunque rimarremo attenti, vigili nel caso di eventuali abusi edilizi.”

Claudio Corticelli, Presidente                          Radicchi Ubaldo, Segretario


CIRCOLO LEGAMBIENTE SETTA SAMOGGIA RENO

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